lunedì 14 ottobre 2013

Questionario online sul “Lavoro cognitivo”



Riceviamo una richiesta di collaborazione, e volentieri pubblichiamo quanto segue redatto dalle IRES di Toscana, Emilia Romagna e Veneto.

Lettera aperta ai gestori di blog nazionali

Oggetto: richiesta di supporto per la diffusione  del questionario online sul “Lavoro cognitivo”


Dai primi mesi del 2013, IRES Emilia Romagna, IRES Toscana, IRES Veneto stanno portando avanti un progetto di ricerca sui “lavoratori cognitivi” o “della conoscenza”, con l’intento di esplorare quello che è oggi un territorio dai confini non definiti, rivolgendosi direttamente ai soggetti che ne fanno parte, nell’ottica di acquisire nuove chiavi di lettura e di individuare approcci e risposte innovative su queste problematiche.

È da poco partita una seconda fase del progetto che mira a raggiungere, attraverso un questionario online, il maggior numero possibile di “lavoratori cognitivi” su tutto il territorio nazionale.
Il questionario online può essere compilato sul sito www.elaborazione.org, appositamente creato per questa ricerca, che comprende altre informazioni generali sul progetto “elaborazione”, uno spazio per i commenti degli utenti e per la loro interazione, le statistiche aggiornate sull'indagine, i collegamenti alle pagine e ai profili sui social network, ecc. Il questionario viene pubblicizzato e diffuso attraverso più canali, con particolare attenzione a quelli maggiormente frequentati dai “lavoratori cognitivi”, come i social network, i blog e i siti dedicati a innovazione e ricerca. Un obiettivo ambizioso, per il quale chiediamo la vostra collaborazione nell’attività di diffusione del questionario di cui vengono illustrate nel seguito le finalità principali.


Le tappe della ricerca
Il percorso di ricerca ha previsto una prima fase, già conclusa, durante la quale sono state condotte più di 100 interviste individuali a figure considerate tipiche del lavoro cognitivo. I risultati sono serviti a tracciare un primo quadro delle questioni più rilevanti e ad elaborare il questionario online, che costituisce la seconda fase della ricerca e ne rappresenta anche il principale momento; esso si propone infatti di raggiungere le migliaia di soggetti che popolano la galassia del lavoro cognitivo e di farli parlare direttamente per comprendere chi sono, come lavorano, in quali condizioni, come la pensano, quali sono i loro bisogni e le loro aspirazioni. Questa modalità d’indagine, diretta e diffusa a largo raggio, costituisce quindi l’elemento di maggiore novità del progetto e ne rappresenta il reale valore aggiunto rispetto alle numerose indagini, analisi e studi finora condotte sul tema.
La terza e conclusiva fase della ricerca prevede, oltre all’analisi dei risultati del questionario, la stesura di un rapporto, che comprenderà anche le risultanze emerse dalla prima fase qualitativa di ricerca, ed una serie di iniziative che vedranno la luce già a partire dalle prossime settimane (un incontro si terrà il 7 novembre a Bologna). Tali appuntamenti, che vedranno il coinvolgimento anche dei soggetti che avranno contribuito al percorso, saranno l’occasione per presentare i risultati della ricerca ed alimentare quel dibattito che si sta sviluppando sia in rete, sia con i seminari “in itinere” già avviati dal dicembre 2012 a Bologna, con la presenza del professor Enzo Rullani, e da luglio 2013 presso la sede regionale della Cgil Toscana.

A cosa pensiamo quando parliamo di lavoro cognitivo
In questa fase storica, quello del “lavoro della conoscenza” rischia di diventare una configurazione  archetipica del nostro immaginario: tutti ne parlano e tutti lo invocano come l’alfa e l’omega per lo sviluppo del paese, pochi però lo conoscono; intanto risulta quasi impossibile convergere su come identificarlo e poi, il più delle volte, esso appare praticato da lavoratori in buona parte invisibili oppure s-conosciuti – o, quel che è peggio, non “ri-conosciuti” –  con professionalità ed  attività in genere non adeguatamente valorizzate.


Chi sono i lavoratori cognitivi?
Ogni lavoro richiede l’applicazione di conoscenze e saperi, essendo, per definizione, una mediazione/intervento compiuta dal soggetto che opera/agisce sull’oggetto/materia. Tuttavia, le modalità, i gradi e l’intensità di tale applicazione configurano, oggi, attività nelle quali gli aspetti cognitivi, simbolici, relazionali hanno netta prevalenza, con spazi e tempi del lavoro spesso stravolti rispetto al passato. Gli output di attività di questo tipo incorporano in ogni caso un forte contenuto di conoscenze, ma possono essere sia immateriali – informazione, comunicazione, modelli di management, ecc. – che materiali – un software, una verdura biologica o un nuovo dispositivo meccanico. Allo stesso tempo i soggetti sono i più vari: il ricercatore a contratto, il giornalista freelance, l'informatico, il creativo, il gestore di pagine social network, il progettista, l’imprenditore agricolo o l’organizzatore di eventi e tanti altri, sia che lavorino in proprio, che come dipendenti.
Questa indeterminatezza sui soggetti della ricerca non è un limite, ma risponde a una precisa opzione metodologica. Come spesso accade in indagini di tipo quali-quantitativo, il disegno di ricerca costituisce parte integrante della ricerca stessa, è un disegno, per così dire, “emergente”, si delinea per step successivi, parallelamente e in concomitanza alla raccolta dei dati, per questo, sarebbe fuorviante stabilire un panel definito di soggetti quali destinatari del questionario. In definitiva il questionario si rivolge a tutti coloro che si sentono e si autodefiniscono, per contenuti professionali e per investimento personale, lavoratori cognitivi o della conoscenza, senza limiti geografici, di età o altro.

In conclusione chiediamo di nuovo il vostro supporto nella diffusione del questionario tramite i blog, fornendo informazioni sul progetto e un link per l’accesso diretto alla compilazione del questionario, utilizzando inoltre, se possibile, anche altre reti, siti, mailing list. Se di vostro interesse, vi offriamo poi l’opportunità di partecipare alla fase successiva di analisi e discussione dei risultati del questionario e del progetto più generale, oltre alla possibilità di ospitare sulle nostre reti degli spazi dedicati alla vostra attività.

Disponibili comunque a fornire qualsiasi altra informazione, che ci potrete richiedere e ringraziando per l’attenzione, porgiamo un cordiale saluto,

Cesare Minghini, Presidente Ires Emilia-Romagna
Emanuele Berretti, Presidente Ires Toscana
Alfiero Boschiero, Direttore Ires Veneto





Bologna 8 ottobre 2013

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